Questa fiera rappresenta la principale vetrina tecnologica per un settore, quale quello agroindustriale, la cui evoluzione tecnologica è di primaria importanza ed ha un notevole potenziale di sviluppo.
La scarsità di terreno coltivabile in rapporto alla pressione demografica e la presenza di suolo contaminato sono infatti i fattori che, in Cina, impongono la strada dell’innovazione tecnologica per innalzare la produttività e la sicurezza sanitaria del settore agricolo. Industria e manifattura sono i comparti che contribuiscono maggiormente alla bilancia economica cinese ma il settore dell’agricoltura occupa quasi un terzo della popolazione cinese (per la precisione il 27%): quasi 400 milioni di persone a cui viene richiesta una profonda trasformazione nell’adozione di tecnologie nuove e processi maggiormente produttivi. La spinta al processo di innovazione viene anche dal piano governativo Made in China 2025, che mira ad aumentare la capacità di produzione nazionale e la fabbricazione di attrezzature agricole avanzate, in modo che le aziende cinesi possano dominare il mercato locale e il Paese sia in grado di sviluppare la sua capacità di esportazione. Benché questo possa essere visto come una minaccia per gli esportatori verso la Cina, potranno comunque emergere nuove opportunità e si assisterà a un aumento del potenziale complessivo del mercato. Le aziende italiane potrebbero trarre benefici economici dalla strategia cinese collaborando nella ricerca agricola e fornendo attrezzature avanzate.
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